Spuntini per riflettere su ciò che accade intorno a noi
È venuta per me la fine di ogni uomo,
perché la terra, per causa loro, è piena di violenza.
Dio disse a Noe'
di Giuseppe Cocco
Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.» è scritto nel libro della Genesi; il diluvio universale è passato, passata anche la più recente pandemia, ma nulla è cambiato, e Dio è stato soppresso dall’uomo, com’è avvenuto al grillo parlante di pinocchio, per non sentirsi in colpa per la vita dissennata in favore del nuovo Dio, il consumismo sfrenato, il nuovo vitello d’oro come l’idolo fabbricato da Aronne per soddisfare gli Ebrei durante l’assenza di Mosè, quando questi ascese al Monte Sinai per ricevere da Dio le tavole della legge, i dieci comandamenti, ormai sconosciuti ai più e praticati a rovescio.
Ecco l’elenco dei Dieci Comandamenti, giudicate voi chi può dirsi in perfetta linea con queste che si direbbero poche ma sentite parole; fate quello che non si fa più, l’esame di coscienza, fate un test mettendo una crocetta accanto ai punti rispettati e tirate le somme personali:
- Non avrai altro Dio all’infuori di me. - 2. Non nominare il nome di Dio invano.
- Ricordati di santificare le feste. - 4. Onora il padre e la madre.
- Non uccidere. - 6. Non commettere adulterio. - 7. Non rubare.
- Non dire falsa testimonianza. - 9. Non desiderare la donna d’altri.
- Non desiderare la roba d’altri.
Tutti continuano a ballare, ipnotizzati dal suono del consumismo, sul Titanic che sta per affondare dopo lo scontro con un iceberg alla deriva per via dello scioglimento dei ghiacci dovuto ai cambiamenti climatici. Ma alla deriva è anche l’umanità ricca e benestante che non si cura delle tragedie, anzi cerca di difendersi dai milioni di persone che muoiono per fame e per guerra, e dalle violenze dilaganti che assediano le mollezze difese con caparbietà egoistica.
La terra è gravemente malata e altrettanto i suoi abitanti, ma tutti preferiscono credere ai falsi medici mistificatori che prospettano medicine alternative per curare malattie vere raccontando realtà false per tranquillizzare con sirene ammaliatrici.
Consumare consumare consumare, soldi soldi soldi, e per gli altri e la terra che stanno morendo anche a causa nostra, si vedrà, ma anche no.
Dall’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco – C’è l’idea di una crescita infinita o illimitata, che ha tanto entusiasmato gli economisti, i teorici della finanza e della tecnologia.
Ciò suppone la menzogna circa la disponibilità infinita dei beni del pianeta che conduce a spremerlo fino al limite e oltre il limite.
Si tratta del falso presupposto che esiste una quantità illimitata di energia e di mezzi utilizzabili, che la loro immediata rigenerazione sia possibile e che gli effetti negativi delle manipolazioni della natura possano essere facilmente assorbiti.
Scienza, tecnologia, economia o politica che pretendano di offrire soluzioni alle grandi questioni, dovrebbero necessariamente tener conto di tutto ciò che la conoscenza ha prodotto nelle altre aree del sapere, comprese la filosofia e l’etica sociale.
Ma questo è un modo di agire difficile da portare avanti oggi. Perciò non si possono nemmeno riconoscere dei veri orizzonti etici di riferimento.
Così la vita diventa un abbandonarsi alle circostanze condizionate dalla tecnica, intesa come la principale risorsa per interpretare l’esistenza, e nella realtà concreta che ci interpella, appaiono diversi sintomi che mostrano l’errore, come il degrado ambientale, l’ansia, la perdita del senso della vita e del vivere insieme.
E purtroppo non si può pensare di sostenere un altro paradigma culturale e servizi della tecnica come di un mero strumento, perché oggi il paradigma tecnocratico è diventato così dominante, che è molto difficile prescindere dalle sue risorse, e ancora più difficile è utilizzare le sue risorse senza essere dominati della sua logica.
È diventato contro-culturale scegliere uno stile di vita con obiettivi che almeno in parte possano essere indipendenti della tecnica, dai suoi costi e dal suo potere globalizzante e massificante.
Di fatto la tecnica ha una tendenza a far sì che nulla rimanga fuori dalla sua ferrea logica, e l’uomo che ne è il protagonista sa che, in ultima analisi, non si tratta né di utilità, né di benessere, ma di dominio; dominio nel senso estremo della parola.
Si riducono così la capacità di decisione, la libertà più autentica e lo spazio per la creatività alternativa degli individui. (dall’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, capitolo su “La globalizzazione del paradigma tecnocratico).