#357 - 1 novembre 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Diario

L'iniziativa del Diario di Conoscenda 2024 - Edizioni Conoscenza
viene presentato ogni mese - testi e grafiche - sul nostro giornale

Una vita di affetti

Una vita di affettiUna vita di affetti

Novembre 2024

Cosa c’è di più dolce che avere qualcuno con cui
parlare così come con sé stessi?

(Marco Tullio Cicerone, De Amicitia)

“L’amicizia non va cercata, né sognata, né desiderata, né definita o teorizzata. L’amicizia si esercita (è una virtù). Essa semplicemente “esiste” come la bellezza. È un miracolo, misterioso e insieme incastonato nella realtà»
(Simone Weil).

L’amicizia, intesa come legame tra due esseri umani che si scelgono e si sostengono vicendevolmente, è una parte essenziale della vita di un individuo a cui non si dovrebbe mai rinunciare ed è solo uno dei possibili legami di affetto che vanno ricostruiti e rinsaldati in un periodo post pandemia.
L’esistenza di un affetto deve essere garantita da una pratica vicendevole di cura, comprensione e rispetto e dall’esistenza di spazi comuni di incontro e scambio. Non basta dichiararsi amici, appartenere alla stessa famiglia, avere un rapporto sentimentale perché il legame sussista davvero.
La messa in discussione di noi stessi e una disposizione di apertura nei confronti dell’altro sono requisiti necessari, così come l’onestà e la libertà di espressione personale.
Non solo la pandemia, ma anche gli universi virtuali hanno creato e continuano a creare soffe¬renze, divisioni e scompensi, rivelando la superficialità di etichette vuote. Mai come in questo momento la costruzione di legami sinceri appare come l’unico mondo possibile di affrontare in modo sano la realtà.
Riconoscimento, affetto, condivisione e sostegno reciproco sono alla base della composizione sociale della “nuova umanità”.

Ascolta come mi batte forte il tuo cuore
«Permettetemi di confessare – disse Carlotta – che se voi chiamate affini queste vostre straordinarie sostanze, io m’immagino la cosa più come affinità d’anime e di spirito, che non di sangue. Appunto in questo modo possono darsi fra gli uomini amicizie veramente significative; poiché l’opposizione delle qualità promuove una più intima unione ».
(Johann Wolfgang von Goethe, Le affinità elettive, Feltrinelli, 2013)

«È un’amica della mia mente. Mi rimette insieme, amico mio. Tutti i miei pezzi, me li rimette insieme e me li dà nell’ordine giusto. È bello, sai, quando hai una donna che è amica della tua mente».
(Toni Morrison, Amatissima, Sperling & Kupfer, 2013)

«Bisogna rivolgere agli amici solo richieste oneste, compiere per gli amici solo azioni oneste senza aspettare di esserne richiesti, mostrarsi sempre disponibili e mai esitanti, avere il coraggio di dare liberamente il proprio parere».
(Marco Tullio Cicerone, De Amicitia)

«Non esiste alcun nesso causale fra il comportamento delle persone e l’amore che si prova per loro. Questo amore del prossimo è come un ardore elementare che alimenta la vita. Il prossimo in sé ha ben poco a che farci».
(Etty Hillesum, Lettere 1941-1943, Adelphi, 1990)

«Ci siamo fermate una di fronte all’altra, così sole e vicine, io immersa fino al petto e lei al collo. Mia sorella. Come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma è lo stesso il senso che troviamo in questo essere gettate nel mondo. Nella complicità ci siamo salvate».
(Donatella Di Pietrantonio, L’Arminuta, Einaudi, 2017)

«Quanti sono dunque gli accorgimenti con cui la natura ha insegnato la concordia! Ma non paga nemmeno di allettare con questi alla pace, volle che all’uomo l’amicizia riuscisse non solo piacevole, bensì necessaria».
(Erasmo da Rotterdam, Il Lamento della pace, 1517)

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