#339 - 4 novembre 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Arte

“La biomimesi è la scienza – e l’arte – di risolvere i complessi
problemi dell’uomo traendo ispirazione e insegnamento dalla natura”
(Jay Harman)

Mantova - Arianna Sartori Arte & Object Design

Arte che cura

“Idee totemiche (per) malattia e guarigione” è il titolo della mostra personale dell’artista Alberto Mario Lazzarini alla Galleria Arianna Sartori di Mantova.
La mostra, inaugurata Sabato 28 ottobre alla presenza dell’Artista.resterà aperta al pubblico fino al 16 novembre 2023.

Arte che cura

L’aspetto formale del disegno, ovvero il modo in cui le forme sono messe in relazione ad altre, è l’elemento di maggior rilievo nel lavoro di Alberto Mario Lazzarini. Il non-figurativo, in particolare, costituisce l’essenza della pittura che viene riconciliato a tratti con elementi più o meno riconoscibili della realtà.

Immagini iconiche e simboli rappresentano il pretesto più idoneo per sviluppare la sua poetica visiva.
I lavori proposti vogliono rievocare l’idea di un totem, dove viene esplorato il concetto di malattia e guarigione.
Le opere sono composte da pannelli assemblati in modo tale da ricordare un oggetto simbolico.
L’essere umano, più o meno consapevolmente, tende a una sorta di guarigione continua attraverso ciò che fa quotidianamente, sia da un punto di vista individuale sia come esperienza di respiro collettivo.

Arte che curaArte che cura

In questo allestimento trovano spazio alcuni lavori sulle meduse, sul micelio e sulla strada, tre elementi che hanno richiamato fortemente l’attenzione dell’artista nelle sue ultime ricerche.
La medusa, nota per il suo veleno ma anche per le sue proprietà curative in alcune culture; il micelio, ovvero i filamenti fungini presenti nel sottosuolo che curano l’ambiente e sostengono la vita; la strada, intesa come momento di guarigione comunicativa tra due luoghi, rappresentano il pretesto per le configurazioni visive rese in forma verticale ed orizzontale. I materiali impiegati, oltre a quelli tradizionali, costituiscono, da un punto di vista del linguaggio visivo, un legame intimo con l’opera; come il feltro, ad esempio.

Leggenda vuole che questo materiale abbia aiutato a creare la prima camminata confortevole sulla strada nella storia.

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