#332 - 10 giugno 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Personaggi

In occasione del 150° della morte

Alessandro Manzoni

di Amanzio Possenti

Sono i giorni delle commemorazioni di Alessandro Manzoni nel 150esimo di morte. Fra i tanti ricordi, alcuni, importanti, sono di ‘fonte Treviglio e Casirate’, due territori bergamaschi dove il grande romanziere ebbe frequenti contatti e visite: quelle memorie sopravvivono intense, tramandate con affetti, riportate e tratte da giornali d’epoca.

Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni

Numerosi furono i suoi incontri in casa Grossi, nel centro storico di Treviglio. Caro amico di Tomaso Grossi - poeta e scrittore milanese in lingua e dialetto, che aveva lo zio a Treviglio con il quale conservava un rapporto familiare costante - Manzoni si presentò più volte dai Grossi, ospite con Tomaso e Massimo D’Azeglio, altro personaggio dell’epoca: erano incontri di amicizia e di ‘cenacolo’ storico-letterario. Secondo documenti e tramandi, Manzoni e Grossi, trovandosi a Treviglio prendevano l’occasione di spostarsi nel vicino comune di Casirate, presso la benestante famiglia svizzera dei *Blondel, origine ginevrina, religione calvinista, padre banchiere. La figlia Enrichetta, molto religiosa, sarebbe poi diventata la moglie di Manzoni, sposandolo nel 1808.

Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni

Dopo la morte del primo figlio, Enrichetta aveva abiurato alla dottrina calvinista ricevendo la fede cattolica con il battesimo nella chiesa parrocchiale di Casirate, dove una targa ricorda l’evento; la sua scelta influì grandemente su Manzoni che, come è noto, nel 1810 si convertì definitivamente al cattolicesimo.
Nel 1833 moriva Enrichetta; i lutti si susseguirono in casa Manzoni, nel 1841 la morte di mamma Giulia (figlia di Cesare Beccaria), della seconda moglie (1861) e di ben sei degli otto figli di Enrichetta.

Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni

Al di là dell’aspetto storico-familiare e dentro la realtà e i personaggi del grande romanzo ‘I promessi sposi’, - pubblicato nella prima edizione con il titolo ’Renzo e Lucia’nel 1825-1827, ma poi ‘risciaquato in Arno’ sotto l’aspetto linguistico e stilistico e riproposto nella forma attuale negli anni 1840-1842 - Manzoni è stato vicino alla terra bergamasca che conosceva e amava da studioso e da frequentatore: per tutti valga la figura dell’Innominato, uno dei grandi protagonisti, che si identificherebbe con Bernardino Visconti presente, all’epoca dei fatti narrati nel romanzo, nel castello di Brignano (bassa bergamasca) appartenente alla storica famiglia milanese dei Visconti.

Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni

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