#307 - 21 maggio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Religione

Vecchiaia e religiosità

Preghiera Arrabbiata

di Amanzio Possenti

Nella catechesi dell’ultima udienza generale sul tema e il valore della vecchiaia emerge la pienezza di una fede ferma, aperta, sincera, attiva e arricchente.
Coinvolge l’intervento di Francesco quando – traducendo e sintetizzando - dice che Dio preferisce una ‘preghiera arrabbiata’ al moralismo ipocrita. Frase forte quanto profondamente legata al mistero della tenerezza e misericordia divina.

Preghiera Arrabbiata

Il Papa accende i fari sulla via dell’attenzione cristiana autentica e, partendo dalla storia drammatica di Giobbe, sottolinea che la bellezza dell’accettare Dio, pur nel cumulo di sofferenze, intrighi e contrasti, consiste nel verificare che Egli è tenerezza non persecutore. A questo risultato Giobbe arriva grazie alla fermezza del credere, testimone di una gioia sofferta e amorosa che Dio contraccambia chiedendogli di pregare ‘per i suoi cattivi amici’ che lo perseguitavano.

Tutti, non solo gli anziani, sono chiamati a sperimentare ’la preghiera arrabbiata’ purchè rivolta con convinzione d’amore al superamento della ipocrisia: passaggi che danno spazio a religiosità genuina e attestano come l’anziana età in particolare, pur nelle difficoltà, possegga i requisiti per camminare nel chiarore di una fede illuminante.
Preservarsi da precettismi e fariseismi distruttori del dono dell’amore misericordioso - parte integrante del cammino esperenziale - significa saper transitare, come Giobbe, da burrasche - la guerra in Ucraina – e da eventi drammatici - la pandemia - per procedere oltre la ‘arrabbiatura’ del momento, consegnandosi all’amore tenero e insostituibile di Dio.

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