#273 - 31 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Cultura e Società

Fondi per la cultura

Il Ministero dei beni e attività culturali
aumenta i fondi a Istituti Culturali

di certosino

Il Presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane, Valdo Spini, in relazione ai recenti documenti di bilancio approvati dal Consiglio dei Ministri, ha dichiarato.

“In una situazione per tanti versi preoccupante, un segnale concreto di apprezzamento verso lo sforzo e la mobilitazione in atto da parte delle Fondazioni e degli istituti culturali è venuto dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini che è riuscito ad ottenere un incremento di 17 milioni di Euro sul Fondo degli Istituti portandolo da 33 a 50 milioni e rendendolo strutturale cioè non più soggetti a mutamenti anno per anno."

Un risultato di grande soddisfazione per l’Aici che tiene ad esprimere il suo apprezzamento in particolare al Ministro Franceschini. Non solo quindi si è raddrizzata una situazione che nel 2014 vedeva addirittura dimezzati i contributi rispetto a quelli precrisi del 2007-2008, ma l’aumento registrato è veramente sostanziale. E soprattutto, assumendo caratteristiche strutturali, toglie le Fondazioni e gli Istituti culturali dalla condizione di non poter programmare le proprie iniziative.

Una decisione, quindi, che motiva le fondazioni e gli istituti culturali ad intensificare la loro azione, all’insegna del motto “Riparti Italia, riparti cultura” che ha caratterizzato la nostra conferenza di Milano del 5 ottobre scorso. Dobbiamo ora utilizzare bene questi fondi pensando in particolare alle giovani e ai giovani del nostro paese, dando loro la possibilità di essere protagonisti dei processi culturali e di trovare concrete prospettive di lavoro e di ricerca nelle fondazioni.

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