#268 - 25 luglio 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Meditazioni sulla natura

di Johann Wolfgang Goethe - Piano B Edizioni

Nella raccolta "Meditazioni sulla natura" di J.W. Goethe, il genio della letteratura appare nella sua veste meno conosciuta di scienziato e studioso della natura, a cui sono state attribuite fondamentali scoperte scientifiche sulla natura foliare, sulla teoria della derivazione delle ossa e sull'anatomia comparata. Queste meditazioni estrapolate dagli scritti scientifici di Goethe - oltre a testimoniare alcuni punti chiave del suo pensiero - esulano dal tempo offrendo spunti di riflessione su questioni quanto mai attuali: medicina olistica, studi botanici sull'intelligenza delle piante e sul mistero del seme, dibattito tra conoscenza scientifica e conoscenza teologica. Goethe mise in crisi i fondamenti di assolutezza del metodo scientifico secondo l'intuizione di principi ancora più universali. Le sue ricerche scientifiche frutto di cinquanta anni di studi meticolosi sulla geologia, sull'anatomia e soprattutto sulla morfologia degli animali e delle piante, hanno la peculiarità e l'originalità di proseguire di pari passo con la ricerca dei bisogni umani dell'uomo di scienza. La sua visione della natura esprime un sentire scientifico innovativo e moderno che sembra rivolgersi a coloro che coltivano un approccio diverso alla vita, alla medicina e alla scienza, che cercano un contatto e un'appartenenza alla natura, e alla quale si relazionano con rispetto e riverenza.

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