#265 - 13 giugno 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Editoriale

Scuola

di Dante Fasciolo

Come di consueto, questo giornale
prende spunto dalle ricorrenti Giornate Mondiali
promulgate dalle Nazioni Unite
al fine di intrecciare notizie e riflessioni.
E’ il caso - tra le altre presenti in pagina –
della Giornata della Giocoleria
che in termini stretti si riferiste alla manipolazione
di oggetti: cerchi, sfere, bastoni, mazze…
ma che prende il via pur sempre dalla parola gioco.

E a questo termine, associandolo alla conoscenza,
si intende dare spazio supportati
dal 150° anniversario di Maria Montessori
e il suo famoso metodo didattico/educativo;
da una grande mostra su Munari e Rodari
indimenticabili “giocolieri” tra i banchi di scuola;
sulle indicazioni della rivista Pepeverde
miniera di letture e di giochi didattici per ragazzi;
sulle estrose immagini di Enrico Benaglia
pittore dell’eterna allegra fanciullezza.
E anche un libro sul gioco…fa parte del gioco.

Dunque, un’antica ma sempre attuale esigenza
si impone alla nostra attenzione:
aggiornare e rendere sempre più aderente
all’evolvere della società e dei suoi bisogni
dando ai cittadini dell’oggi e del prossimo domani
lo strumento per capire sempre più
e conoscere sempre meglio
il ruolo da svolgere nell’ambito della convivenza.

La scuola d’oggi sembra più preoccuparsi
dell’aumento degli insegnanti, giusto!
Sempre più dell’adeguamento salariale, giusto!
Sempre più di riforme organizzative, giusto!
Purtroppo,
sempre meno di riforma dei programmi,
sempre meno di aggiornamenti didattici,
sempre meno di strutture idonee
per un cambiamento civico e sociale
che affondi le radici nella costante conoscenza,
sempre meno attenta alle esperienze virtuose
dei Montessori, Rodari, Munari fino al quel
maltrattato don Milani della scuola di Barbiana.

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