#234 - 19 gennaio 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascer il posto al n 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso pu suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialit e stupidit che la genialit ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Piccoli Grandi Musei Italiani

Pisa

Museo della grafica

di Alessandro Gentili

Ospitato negli ambienti di Palazzo Lanfranchi, il Museo della Grafica nasce per volontà del Comune di Pisa e dell’Università di Pisa, che insieme intendono presentare alla città una struttura originale e di grande suggestione che integra, a livelli di eccellenza, il sistema museale cittadino.

Museo della graficaMuseo della grafica

Il Museo della Grafica si configura come una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in grado di presentare a studiosi, studenti e appassionati un panorama artistico di livello eccelso.
Palazzo Lanfranchi è situato in Lungarno Galilei 9, tra Vicolo Lanfranchi e Vicolo Da Scorno. Sorto da un nucleo di case torri e di corpi di fabbrica eretti tra il XII e il XIV secolo, prende il nome dalla famiglia che lo ha abitato a partire dal 1539. I Lanfranchi, casata appartenente alla prima aristocrazia consolare pisana, ne ricavarono una costruzione il cui aspetto esterno corrisponde a quello attuale, mentre all’interno sono tuttora visibili le strutture e le decorazioni medievali, tra le quali spicca la trecentesca “pittura a vaio”, motivo ornamentale comune ad altri illustri palazzi pisani che si affacciano sui Lungarni e probabilmente commissionato dal lanaiolo Betto Stefani, primo a dare un assetto unitario all’edificio. La ristrutturazione del palazzo, realizzata dal 1976 al 1980 e commissionata all’Arch. Massimo Carmassi dal Comune di Pisa, proprietario dell’immobile, ha permesso, attraverso un restauro filologico, la riscoperta e la valorizzazione delle diverse fasi costruttive.

Museo della graficaMuseo della grafica

L’intervento sulla facciata, voluto dalla famiglia Lanfranchi, è tuttora caratterizzato da un portale principale non posto in asse all’edificio, da un terrazzo con stemma e da finestre sormontate ai primi due ordini da timpani triangolari e semicircolari, al terzo da cornici in pietra. Il materiale bianco dell’apparato decorativo contrasta con il laterizio rosso della parete non intonacata, conferendo al palazzo una connotazione distintiva.
Nel XIX secolo l’edificio subì una rilevante trasformazione con l’abbattimento delle due scale seicentesche e la realizzazione di un unico pozzo scala a tre rampe con copertura a padiglione, illuminato da lucernario.

Museo della graficaMuseo della grafica

Il Museo della Grafica, che oggi anima queste stanze, custodisce una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea la cui origine risale al Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa, fondato nel 1957 da Carlo Ludovico Ragghianti. Offerte dagli artisti o donate da colti collezionisti, come lo scienziato e storico della scienza Sebastiano Timpanaro e lo storico e critico d’arte Giulio Carlo Argan, le incisioni e i disegni ivi custoditi rappresentano un prezioso e raro patrimonio arricchitosi, nel 1967, dalla concessione in deposito perpetuo da parte della Calcografia Nazionale di un congruo numero di incisioni.

Museo della grafica

La sezione documentaria, infine, oltre a migliaia di testimonianze di artisti, legati a vario titolo all’istituzione pisana, ai molti opuscoli e brochures, annovera un sostanzioso corpus fotografico analogico e digitale.
Le mostre ospitate, pur prendendo spunto dalla collezione, si aprono a temi di interesse generale e ispirano eventi collaterali (conferenze, workshops, laboratori didattici).

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