#226 - 15 settembre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Genio Europeo

di Giuseppe Sanchioni

Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro dell’ora legale. Parafrasando una frase di oltre 150 anni fa, sembra apparire all’orizzonte una nuova emergenza. Pericolosa come un’arma, una delle più letali. Un’arma di distrazione di massa.
Sia a Strasburgo che a Bruxelles non si riesce a trovare una soluzione sostenibile a medio – lungo termine a nessuno dei problemi che ci circondano.
Non c’è una soluzione credibile per il problema dei migranti.
Non c’è una soluzione praticabile alle crisi bancarie.
Non si riesce a proporre una politica fiscale comune.
Non si riesce a costruire una politica di difesa comune.
Non c’è un’alternativa possibile al quantitative easing.
Non si riesce a ridurre in maniera efficace l’inquinamento.
Molti lavorano negli investimenti ma nessuno investe nel lavoro.
L’unica cosa che funziona è il mercato comune.

In tutto questo nasce però la necessità di trovare un nuovo argomento per variare ed arricchire le discussioni sia della Commissione che del Parlamento europeo, altrimenti rimanere seduti magari fino alle 17, essendo arrivati magari alle 9, diventa di una noia mortale. E, si sa, l’ozio è il padre dei vizi.
E allora ci si esercita nell’oratoria, ad esempio sviscerando l’ora legale. Si inventa un apposito sondaggio, del quale purtroppo nessuno dall’Europa mi ha avvertito nonostante fossi rimasto al lavoro, e si approfondisce il tema argomentando sul perché la gente la ritenga utile oppure no. E sembra emergere l’intenzione di lasciare libertà d’azione ad ogni paese, che si potrà quindi regolare di conseguenza. Poi, magari in base al principio di autodeterminazione dei popoli, ogni paese potrebbe decidere di lasciare libertà ad ogni regione, città e perfino individuo di scegliere l’ora che più gli aggrada. E questa sarebbe finalmente la soluzione finale per tutti i ritardatari cronici, siano essi treni, bus, aerei, colleghi e amiche.
Probabilmente questa problematica, contrariamente alle altre, ha tutte le caratteristiche europeiste, antipopuliste e antisovraniste, qualunque cosa queste parole vogliono significare.

Comunque, consapevoli delle difficoltà che si presenteranno una volta risolto il dilemma dell’ora estiva, proponiamo altri spunti di riflessione su cui esercitare il meglio del pensiero europeo, che nei secoli ha dato tanto alla cultura mondiale:

  • Acqua minerale liscia o gassata durante le riunioni
  • Colazione a casa o al bar prima del lavoro
  • Mare o montagna per le vacanze
  • Nel caso il sondaggio indicasse il mare, slip o boxer.

Certo, ci rendiamo conto che questi sono dei semplici contributi. Siamo certi che gli stessi signori a Strasburgo e a Bruxelles sapranno fare di meglio.
Questo è quanto: non ci aspettavamo questi gravi effetti collaterali perché l’estate non sembrava particolarmente calda… chissà forse sono dovuti ai troppi fulmini o alle tante trombe d’aria…

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