#224 - 4 agosto 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

Come sono nate
la Luna e le Stelle

Di Adriana Soares

"Come sono nate l a Luna e le Stelle" è la quinta pubblicazione dell'autrice Adriana Soares, (vedere precedente numero per le opere in poesia) eclettica artista pittrice, fotografa, poetessa.

Il libro che si distingue dalla precedente produzione poetica, narra sette fiabe più una (una per ogni giorno della settimana), leggende che si ispirano alla tradizione e alla cultura dell'immaginario epico brasiliano, e alle narrazioni del padre dell'autrice, "sul tetto della casa" , ricordi nostalgici dei momenti indimenticabili e felici di una bambina che amava sognare.
Gli argomenti toccati, dalla nascita della Luna e delle Stelle, alla alternanza del giorno e della notte, lasciano emergere temi attuali quali l'odio e la paura per il diverso e l'ambiente. La bellissima india dalla pelle chiara, espressione di una interiorità limpida e pulita, che per questo era ignorata dalla sua tribù, finirà in cielo per sfuggire alle persecuzioni e diverrà la bellissima luna che con il suo chiarore illuminerà la notte scura, accecando l'india invidiosa, così pure, il serpente Boitatà, dopo la grande alluvione che tutto distrusse, rigenera la natura offesa con l'aiuto degli altri animali, e scaccia gli uomini responsabili della deforestazione.

Il testo prosegue con cinque racconti, commovente e originale il ritratto della sua padrona Adriana tratteggiato dal suo cocker Peter o anche il tema ricorrente della diversità, e della patologica importanza dell'apparire, ripercorso attraverso le esilaranti peripezie della gallina Clarissa che, seppur bruttina, depone più uova di tutto il pollaio.
Meno lieve il racconto della ragazza senza volto, diversa perché nata con un volto in una famiglia di senza volto, cruda metafora di una collettività cinica dove il talento e la personalità sono visti con invidia e per questo osteggiati, trasfigurazione di una società piatta che fa della mediocrità il suo vessillo. È per questo motivo che questa ennesima fatica letteraria di Adriana si presenta con il tono lieve delle fiabe per bambini a cui fa l'occhiolino, ma mira in verità a sensibilizzare il mondo degli adulti sulle contraddittorietà di una società che fatica a riconoscere se stessa, e a dare importanza a ciò che veramente conta.
"L'isola di Felix" conclude i racconti con la descrizione immaginaria di un isola felice dove la natura incontaminata, la ricchezza verdeggiante della natura, i turchesi delle sue acque trasparenti, e la ricchezza della fauna ne fanno un luogo incantato dove la tanta agognata felicità è possibile. L'isola di Felix, di rara bellezza, in fondo è un luogo dello spirito dove possiamo rifugiarci, ma è isolata dal mondo.....cosa vuole suggerirci Adriana? Che la felicità è dentro a ciascuno di noi e che basta cercarla per trovarla? Quindi, piuttosto che rimirare le Stelle, siamo noi Stelle di noi stessi!

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