#215 - 7 aprile 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerŕ il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore č la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso puň suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata č un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialitŕ  e stupiditŕ č che la genialitŕ  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Humour (non sempre) per riflettere

Ricadute

di Giuseppe Sanchioni

Anche se il periodo può sembrare quello giusto, non parlo di influenza e virus allegati bensì della possibilità che ci potesse cadere in testa qualcosa, e nella fattispecie il “Palazzo Celeste” cioè la stazione spaziale cinese Tiangong-1 in caduta libera, una specie di pullman lungo circa 10 metri e pesante quasi 8 tonnellate in orbita dal 2011 ed arrivata al pensionamento per la fine operativa.

Una specie di baby pensionata, dopo soli otto anni di lavoro (senza spendere una lacrima, ma in Cina non c’è l’INPS né la legge Fornero), aggravata dal fatto che sembra i cinesi non avessero più il pieno controllo della traiettoria di rientro. Un po’ come i nostri strapagati manager di grandi aziende.

Comunque, il rientro, previsto per i primi di aprile, è avvenuto senza guai. Possiamo finalmente uscire di nuovo fuori dalle cantine e dai garage, come ci avevano saggiamente consigliato di fare i telegiornali e noi avevamo prontamente eseguito passando le vacanze di Pasqua nel sottosuolo portandoci colomba e salame d’ordinanza.

Ma se cadeva su un’auto? Se sono assicurati, chi avrebbe firmato il CID? Certo, se fosse caduta per strada ci sarebbe stata la possibilità di fare una bella class action contro la Cina per aver provocato delle buche a Roma.

Rimane il fatto che sulle nostre teste, molto in alto, “girano” svariate centinaia di pesanti scatole metalliche. Sono i satelliti artificiali per meteorologia, per telefonia, per geo-localizzazione, per sperimentazione scientifica, per spionaggio militare. Ma ci sono anche tutti i rottami che si sono prodotti in questi anni e che ancora gireranno per chissà quanto tempo. Insomma lo spazio sembra la corsia interna del raccordo anulare tra la Salaria e la Tiburtina verso le cinque del pomeriggio con tutti i resti dei tamponamenti precedenti mai rimossi. E a noi non resta che vivere con questi “rottami di Damocle” sulla testa, pronti a scendere in cantina appena un TG ha la bontà di avvertirci.

Ma c’è anche chi c’intravede una specie di metafora della vita: una volta in pensione per la fine operativa anche gli umani, dopo aver girato tutta la vita, vengono lasciati senza controllo e cadono fino alla distruzione…

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