#109 - 27 ottobre 2014
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Alberi

Alberi monumentali d'Italia

Bosco Pollinello - Calabria

Il Patriarca del Pollino

prepariamoci a festeggiarlo con 1000 candeline

di Federica Fasciolo

Lo chiamano il Patriarca del Pollino non a caso, infatti, con ogni probabilità, è il pino loricato più grande del nostro Paese.
La nota del professor Lucio Bortolotti che appare nel volume "Gli alberi monumentali d'Italia" afferma appunto ciò con una breve didascalia a corredo di una spettacolare foto del magnifico albero.
Le misure ufficiali rilevate risalgono a circa circa 30 anni fa: m. 6,04 la circonferenza del fusto e m.12 di altezza.

Il Patriarca del PollinoIl Patriarca del Pollino

E’ probabile che prima di allora il pino fosse sconosciuto negli ambienti ufficiali. Infatti, in una nota all’indice finale, lo stesso Bortolotti dichiara come tale informazione fosse “segnalata da Giorgio Braschi”. Da grande forestale, da vero e corretto signore, Bortolotti non si appropriava mai delle scoperte altrui e, quando l’esistenza di un albero non proveniva da censimento ma da segnalazione, faceva sempre il nome dello scopritore.

Secondo il volume citato, il pino si troverebbe nel Bosco Pollinello, ma l'ubicazione ufficiale è incerta, dal momento che due comuni: Castrovillari e Morano Calabro ne reclamano l'appartenenza territoriale. Questione di poco conto trattandosi di un bene riconosciuto a livello nazionale.
Del resto può perfino apparire ridicola questa rivendicazione dal momento che all'albero sembra interessato soltanto un gruppo di "Amanti degli alberi" a cui aderiscono molti giovani di tutta Italia.

Il Patriarca del PollinoIl Patriarca del Pollino

Ma quanti anni può aver impiegato il gigantesco pino a raggiungere queste dimensioni su un terreno così difficile? L’albero è nato, infatti, tantissimi anni fa, in una spaccatura del masso sottostante, per poi crescere e avvolgere lo stesso masso con la colata delle sue radici.
Sul finire degli anni Ottanta, il prof. Franco Tassi, allora Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, scriveva che a quell’epoca, a prescindere dai bi-trimillenari Castagno dei "Cento Cavalli" o "Ulivi della Strega" e di "Luras", questo era l’albero italiano dotato di età più elevata “accertata”: 950 anni.
Qualche altro decennio è già passato da quell'accertamento...anno più anno meno...vi invito tutti a visitare l'illustre "Patriarca" prima che raggiunga le 1000 candeline.

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